Tesi di Diploma IN Counseling – Simona Gentile

Dalla Psicomotricità Relazionale al Counseling Gestaltico

06

   ANNO 2015                                                                                                                Tutor : Domenico Nigro.

Invito alla lettura (a cura di Simona Gentile).

Mi piace definire il Counseling Gestaltico come “produttore incessante di magie”, di insight (intuizioni,) che si accendono come piccole lampadine ad illuminare nuove strade oltre che a fare luce su strade già conosciute in modo nuovo.

La mia tesi parte proprio da una di queste “illuminazioni”: la scoperta di molti punti di contatto tra la Psicomotricità Relazionale e il Counseling Gestaltico.

La mia formazione IN Counseling si è sviluppata come somma e integrazione della mia formazione di Psicomotricista; il tutto ha molto rafforzato il mio lavoro di crescita personale e di sviluppo della mia consapevolezza emotiva.

Posso oggi affermare che la fusione di queste due mie esperienze formative, di psicomotricità e di counseling, è divenuta la base del mio atteggiamento nei confronti della vita.

02Il Counseling Gestaltico non ha come obiettivo la spiegazione dei “perché” dei nostri comportamenti e pensieri, non ha come fine la ricerca delle origini delle nostre difficoltà, mira alla consapevolezza dei processi esistenziali (cosa facciamo e come? cosa sentiamo e come? cosa pensiamo e come?) che intessono i nostri vissuti; insomma, presta attenzione, principalmente, ai “come” viviamo e stiamo nelle e con le nostre difficoltà.

La scoperta e la consapevolezza dei “come” è vista come motore del cambiamento.

In questo lavoro, ho presentato la Psicomotricità Relazionale e il Counseling Gestaltico come due poli non in antitesi, ma in perfetto equilibrio: nella mia formazione ho potuto godere appieno della magia di questo incontro, perché entrambi, a volte in tempi diversi e a volte nel medesimo istante, mi hanno permesso di percepire, in modo veramente autentico, il mio valore e quello degli altri.

Nel mio bagaglio professionale e personale sono oggi presenti parole come accoglienza e assenza di giudizio, parole che non risuonano solo come etichette corrispondenti ad un significato, ma  come stili relazionali di cui ho fatto esperienza in un ambiente sicuro e protetto: il mio gruppo di formazione.

Stando all’interno del gruppo ho riscoperto la possibilità di uno sguardo sull’altro senza pregiudizio che tutti noi possediamo, spesso senza averne consapevolezza, e che ci permette di partire dai nostri sentimenti e dalle nostre emozioni per arrivare a vedere quelli del prossimo in modo autentico e sincero, anche in situazioni in cui prevale il  disaccordo e il conflitto.

Ho potuto apprezzare e constatare i benefici di una formazione attraverso la quale si apprende ben di più di ciò che è possibile trovare su 05qualunque libro: l’insegnamento a stare con le proprie emozioni, a riconoscerle grazie ad una esperienza prolungata di alfabetizzazione emotiva, esperienza di cui tutti dovrebbero essere provvisti per poter socializzare senza censure e repressioni i propri sentimenti. Nelle ultime righe della mia tesi, mi trovo a fare un bilancio delle emozioni che caratterizzano la fine di questo percorso e ne rintraccio tante, diverse, ognuna collegata ad un ricordo: soddisfazione, gratitudine, fierezza, felicità, affetto e anche paura, timore e dispiacere.

Una, più di tutte, riconosco ed è la fiducia accompagnata alla speranza che io possa servirmi, in ogni situazione di vita, personale e professionale, di ciò che ho appreso, per stare in modo consapevole con me stessa e di conseguenza essere di sostegno per l’altro,  accettando e accogliendo il continuo cambiamento delle stato delle cose che ci riguardano.

Se vuoi leggere la mia tesi di Diploma IN Counseling,

clicca sul suo “Titolo”, qui sotto:

La mia formazione IN Gestalt Counseling.

Dalla Psicomotricità Relazionale al Counseling Gestaltico

0 Comments