ESPERIMENTI DI COUNSELING PER LA GENITORIALITA’

“MOTORIAMENTE”

PRESENTA:

ESPERIMENTI DI COUNSELING PER LA GENITORIALITA’

(a cura di Domenico Nigro, Counselor, specializzato in Management delle Relazioni)

CONFERENZA LABORATORIO

ESSERE GENITORI OGGI ….

DI BAMBINI DA UNO A SEI  ANNI E … PIU’

–          Mio figlio morde … che faccio!?

–          Mia figlia picchia i compagni … che facciamo!?

–          Mio figlio non sta mai fermo e … le maestre si lamentano!

–          Mia figlia non parla ma … parlerà!?

–          Mio figlio non vuole giocare con gli altri bambini … è normale!?

–          Mia figlia non vuole mai mangiare!

–          Mio figlio dorme solo a letto con noi …

–          Mia figlia … mio figlio … e mio marito!?

Ad ogni vostra domanda … cercheremo di trovare insieme una risposta

“Motoriamente”, Via Tana, 26 Chieri

 SABATO 19 MAGGIO dalle ore 9.30 alle 12.30

Partecipazione a posti limitati, per prenotazioni contattare:

Simona 346.22.13.788

2 Comments

  1. Simona says:

    ho visto mamme come donne e bambine mettersi in gioco con semplicità, ironia e interesse e uno dei miei interessi è che questi esperimenti possano continuare ancora viste le belle energie messe in campo che hanno lasciato molte strade ancora da percorrere e altre ancora da approfondire

  2. angelo says:

    Ciao a tutti,
    questo sulla “Esperimenti di counseling sulla genitorialità” è stato proprio un bell’incontro con mamme curiose ed un po’ preoccupate e, ahimè, pochi papà, come spesso accade.
    Ci siamo conosciuti e confrontati dando il via ad un percorso di crescita comune che si svilupperà a breve confidando anche nella partecipazione di altri genitori.
    Nel frattempo abbiamo iniziato a prendere confidenza con l’idea che non esiste un’educazione per tutti e che l’educazione che realizziamo è innanzi tutto frutto di una nostra visione della medesima. Quindi il successo o l’insuccesso dei nostri atti educativi dipende anche da noi o meglio anche dai possibili “limiti” della nostra visione dell’educazione.
    E quando insorge un problema? Il problema corrisponde a una situazione che non riusciamo a collocare all’interno dei nostri schemi precostituiti. Occorre avere a disposizione una buona disponibilità al confronto e al cambiamento riguardo ciò che pensiamo della situazione problematica che stiamo affrontando.
    Per esempio a proposito del classico “mio figlio non vuole mollare il ciuccio” ci siamo calati, nonostante le forti resistenze, nel ruolo dei nostri figli e abbiamo sperimentato cosa si prova a succhiarsi il pollice della mano (in sostituzione del ciuccio che non avevamo in dotazione) e tra tante emozioni e sentimenti diversi riportati da ognuno di noi ci siamo trovati tutti concordi nel riconoscere a quest’azione il potere di consolare, di calmare, di rilassare e quietare i pensieri.
    Siamo ripartiti allora dal significato e dal valore che ognuno di noi riconosce a queste nuove istanze e tornando alle nostre emozioni ci siamo domandati “come mi fa sentire il pensare che mio figlio ha bisogno di essere consolato?
    E di nuovo in una continua spola tra emozioni, sentimenti e tanto altro ancora .
    Grazie a Simona, Francesca e Gianluca per aver ideato l’incontro e grazie a Domenico e Paolo counselor d’eccellenza e grazie a tutti i genitori intervenuti per il loro prezioso contributo.
    Angelo papà di Diego