Terapia di Coppia, Counseling di Coppia.

Voglio scrivere del rapporto terapia di coppia / counseling di coppia cominciando con l’affrontare il senso e l’uso del termine “terapia”.

Il termine terapia deriva dal greco therapeìa: ciò che cura e guarisce.

Nell’antica Grecia, però, il concetto di “cura” non riguardava esclusivamente l’azione volta alla guarigione di un qual si voglia stato di malattia / malessere.

Per gli antichi greci, ci si prendeva cura, di noi stessi e/o degli altri, ogni qual volta si faceva qualcosa in vista dello “stare bene”, del “crescere”, del “migliorare”, noi stessi e gli altri!

Tutto ciò che aveva questo valore era “cura”, “guarigione”, alias “therapeìa”.

Certo! Il medico che curava il malato e lo guariva svolgeva un’azione terapeutica.

Ma che dire, ad esempio, del maestro che si prendeva cura dei propri allievi e si applicava perché potessero apprendere quei “saperi” che avrebbero migliorato la loro vita!?

Per gli antichi greci, anche questo era “therapeìa”.

Insomma, era terapeutico tutto ciò che migliorava uno stato dell’esistenza: non solo dall’essere malato all’essere sano, ma dall’essere ignorante all’essere sapiente, dall’essere meno all’essere più abile nel compiere una qual si voglia azione di utilità personale e/o sociale: leggere, scrivere, far di conto, saltare, correre, suonare, dipingere, danzare, guerreggiare, ecc. ecc.

Per gli antichi greci, era terapeutico tutto ciò che faceva star meglio e lo stare meglio era una funzione della cura a questo applicata.

Solo lo sviluppo di interessi corporativi ed egoistici è riuscito a restringere il concetto di terapia, “medicalizzandolo”, fino a ridurlo a (dal “De Voto – Oli, Dizionario della lingua italiana): “Branca della medicina che tratta dei mezzi e delle modalità usati per combattere le malattie …”

Nell’antica Grecia la “Therapeìa” riguardava le persone e la cura a queste dedicata (sane o malate che fossero), nell’Italia odierna la Terapia riguarda la malattia, non ci prendiamo più cura delle persone, ci occupiamo delle loro malattie!

Ora, data questa premessa, parlare di terapia di coppia, vorrebbe dire, a rigor di logica, discutere di come la coppia possa essere utilizzata per curare una qualche malattia.

Ma: alla terapia di coppia si rivolgono quelle “persone in coppia” che non stanno più bene insieme, che hanno difficoltà nello stare insieme, anche e soprattutto quando non hanno alcuna malattia!

La vita è bella anche perché è paradossale!

Facciamo in coppia una terapia di coppia senza essere malati.

Mi si obietterà: “ma è la coppia ad essere malata! Nel senso che non funziona più e fa star male chi la compone ”.

Ecco quindi lo “stare male” come sintomo di malattia, la malattia un qualcosa da curare con una terapia!

Solo chi è terapeuta può curare una malattia.

Ed ecco circoscritto un dominio di operatività professionale, a partire da una falsa logica!

Per noi Counselor, lo stare male non è necessariamente il sintomo di una malattia.

Nella vita di una persona “normale” e normalmente sana (non malata), lo stare male è un’esperienza (emotiva-sensoriale) ricorrente.

Lo stare male alterna lo stare bene nonché il non aver percezione alcuna, né di benessere, né di malessere e alterna i mille stadi intermedi tra il benessere ed il malessere!

Stiamo male in mille modi, senza per questo essere malati.

Tutto ciò che facciamo e/o riceviamo per stare meglio non può essere circoscritto nell’accezione di terapia che le nostre leggi prescrivono (e i nostri dizionari declamano).

Nel caso di malesseri e disfunzioni che riguardano lo stare in coppia, il Counseling di coppia è, per chi gli si rivolge, un’esperienza in grado di produrre quei risultati di miglioramento e di sviluppo cui aspira chiunque si ritrovi a vivere un disagio, una qualche difficoltà, un qualche malessere nel proprio stare col proprio compagno/compagna:  ritrovare il piacere di starci o trovare il miglior modo di separarsi!

Nei confronti di coppie “malate”, la terapia di coppia è una modalità di intervento propria degli psicologi-psicoterapeuti, che, in quanto terapeuti, curano le “malattie” (in questo caso, della coppia).

Nei confronti di chi vive un momento di difficoltà nel proprio stare in coppia, il Counseling di coppia è la modalità di intervento dei counselor, che, in quanto esperti dell’ascolto e specialisti dell’aiuto alle persone (soprattutto in materia di difficoltà relazionali), si prendono cura di queste e le aiutano a meglio affrontare i loro disagi, le loro difficoltà, il loro star male, in coppia.

In quanto intervento d’ascolto e d’aiuto, il counseling vale come esperienza di crescita, di sviluppo e miglioramento dell’esistenza delle persone, sia esso rivolto a singoli, coppie e/o gruppi.

Il questo senso, un’esperienza di Counseling di coppia è utile anche a quelle persone che non hanno alcuna problematica particolare da affrontare e risolvere relativamente al loro stare in coppia, ma, più semplicemente, sono interessate alla propria crescita ed al proprio sviluppo personale, anche per quanto riguarda gli aspetti inerenti la loro esperienza dello stare in coppia!

Insomma, se è vero il detto che “di male in peggio non si finisce mai”, deve essere vero anche il suo opposto, vale a dire: “di bene in meglio non si finisce mai”!

Accettiamo l’idea della terapia di coppia perché accettiamo l’idea della coppia malata.

Come se non volersi più, non incontrarsi più, non capirsi più e scontrarsi fosse una malattia.

Per il Counseling tutto ciò non è una malattia è il manifestarsi di una crisi dell’esistenza.

Una crisi dell’esistenza relativa alla dinamica di base dell’esistenza stessa: la soddisfazione dei bisogni.

Stiamo in coppia per soddisfare dei bisogni.

Il nostro stare in coppia entra in crisi quando con questo non riusciamo più a soddisfare quei bisogni per la cui soddisfazione vogliamo stare in coppia!

Ora, tutto cambia.

Cambiamo noi, cambiano i bisogni che abbiamo bisogno di soddisfare e, a volte, a tal fatal cambiamento non corrisponde un adeguato cambiamento nelle dinamiche che caratterizzano la coppia.

Il Counseling di coppia (e paradossalmente anche una buona terapia di coppia) si propone come esperienza in grado di far scoprire ai componenti la coppia proprio:

  1. quali bisogni non soddisfatti stanno procurando la crisi della coppia,
  2. se, quanto e come, un diverso modo di stare in coppia può soddisfare quei bisogni,
  3. se e quanto ritengano opportuno e desiderabile per sé il procedere a sperimentare un diverso modo di stare in coppia,
  4. come regolarsi, adeguatamente, di conseguenza.

Insomma, va a finire che Counseling e terapia di coppia potrebbero ritrovarsi ad essere solo due modi diversi di denominare la stessa fattispecie di cose.

Psicologi e Counselor possono anche partire da punti di vista diversi, ma finiscono con l’incontrarsi su di un territorio comune: la cura delle persone.

Cura delle persone che, dai primi, è vista come terapia (medica!?), dai secondi, come sostegno ad un naturale e quindi possibile processo di crescita, di sviluppo e di miglioramento.

Se ti interessa approfondire l’argomento. Se vuoi informazioni sul Counseling per la coppia,

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