UN LIBRO SULLA GESTALT DA NON PERDERE

GESTALT“È meglio leggere un buon libro sei volte, piuttosto che sei buoni libri”.

Questo è quanto ci dice Fritz Perls ed il leggere questa sua affermazione è stato per me come un lampo che certifica una verità folgorante, inappuntabile!

Quanti e quali sono i libri che, nella nostra vita, val la pena leggere sei volte?

Questa estate ne ho incontrato uno: “Il now-for-next in psicoterapia”, di Margherita Spagnuolo Lobb (Franco Angeli Editore).

L’autrice è un’affermata psicoterapeuta (e formatrice) della Gestalt, di fama internazionale.

Nel suo libro si rivolge, innanzitutto, ad un pubblico di psicoterapeuti (in formazione e no).

Ma è un libro la cui lettura può essere di grande valore per chiunque, a vario titolo, si interessi di relazione d’aiuto e di relazioni interpersonali.

Tante sono le questioni trattate, ma due in particolare ho trovato particolarmente significative:

  1. Il presentare come “stili predominanti di contatto” quelli che, tradizionalmente, sono considerati meccanismi nevrotici di interruzione di contatto;
  2. Il valore assegnato all’ “intenzionalità di contatto”.

Le due questioni, così trattate, hanno aperto in me spazi di riflessione ed elaborazione dapprima troppo angusti, migliorando la mia comprensione del “senso” e del “valore” di ciò che, in ambito gestaltico, si intende per “contatto”.

Vedere le possibilità di contatto che Margherita Lobb include anche  nei “domini” della confluenza, dell’introiettare, del proiettare e del retro flettere, è stato un modo per dare una risposta ad una serie di quesiti irrisolti nella mia formazione in Gestalt Counseling.

Ritrovarmi nel valore dell’intenzionalità del contatto richiamato dalla Lobb ha avuto per me un sapore di recupero rispetto ad alcuni “maldestri insegnamenti della Gestalt” che mi è toccato sorbire nel corso della mia formazione.

Insomma, la lettura di questo libro (“Il now for next in psicoterapia”, Franco Angeli Editore) di Margherita Spagnuolo Lobb è stata per me un’importante occasione di ampliamento culturale e di valorizzazione della mia formazione, un’occasione per rielaborare alcuni miei saperi e una parte della mia recente formazione.

Per questa ragione ringrazio l’autrice per quanto mi ha permesso di apprendere ed invito tutti a leggere sei volte questo suo libro.

Per quello che mi riguarda, nella gestione delle attività formative che conduco (la “Formazione X”, gli “Esperimenti di Comunicazione Interpersonale”, la Scuola “IN Counseling”, innanzitutto), è già mia cura metterne in atto gli insegnamenti.

Ad maiora.

Domenico Nigro

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